Seleziona una pagina

Fecondazione eterologa

Nel centro Promea, oltre alle strategie di trattamento legate alla procreazione medicalmente assistita (PMA) omologa si eseguono anche le tecniche di tipo eterologo.

In seguito alla sentenza N. 162/2014 della Corte Costituzionale sono state rese legittime le tecniche di fecondazione eterologa, nelle quali i gameti di uno od entrambi i partner provengono da un donatore.

In cosa consiste

In particolare, gli embrioni che si ottengono mediante la fecondazione eterologa possono derivare da tre differenti tipi di donazione:

  • OVODONAZIONE: se si utilizzano ovociti provenienti da una donatrice ed il seme del partner della coppia
  • DONAZIONE di SPERMATOZOI: se si utilizzano gli ovociti della coppia e gli spermatozoi di un donatore
  • DOPPIA DONAZIONE: se si utilizzano sia ovociti che spermatozoi donati

Le tecniche di PMA di tipo eterologo dipendono dalla situazione clinica della coppia e sono regolate secondo il principio della gradualità terapeutica, e sono in ordine di complessità ed invasività divise in:

  • I livello → inseminazione intrauterina (IUI)
  • II livello → (FIVET-ICSI-PICSI)
  • III livello → ICSI utilizzando gli spermatozoi prelevati chirurgicamente dal testicolo mediante TESE-PESA-MESA.

Quando è indicata

Le indicazioni cliniche alla PMA eterologa sono:

  • Tutte le situazioni di sterilità comprovata di uno o dei due partner, o di entrambi, in cui non si possa disporre di propri gameti competenti, ovvero la cui unione porti alla formazione di uno o più embrioni capaci di attecchire, evolvere fino al termine della gravidanza.
  • Se la partner femminile è Rh negativo e gravemente immunizzata e il partner maschile è Rh positivo
  • Coppie ancora fertili che però abbiano già eseguito più percorsi di PMA omologa con ripetuti fallimenti (fallimenti di impianto, mancato ottenimento di embrioni euploidi post PGT-A/M)
  • Partner affetto o portatore di patologie genetiche che non si riescono ad analizzare con l’analisi genetica preimpianto (PGT-A/M)
  • Paziente con scarsa riserva ovarica, scarsa qualità ovocitaria per età oppure per causa iatrogena (in seguito a chirurgia o trattamenti chemioterapici)
  • Menopausa precoce

Per intraprendere la strada della fecondazione eterologa è necessario seguire il seguente iter:

  • Eseguire una CONSULENZA MEDICA con un ginecologo del centro attraverso la quale si valuta lo stato di salute della coppia, la storia clinica con la relativa documentazione, compresi i referti degli eventuali cicli di PMA precedenti, lo stato della riserva ovarica e la documentazione relativa ai parametri del liquido seminale. In questa sede, in caso la documentazione e le informazioni non dovessero essere sufficienti, verranno prescritte le analisi necessarie per definire il quadro della situazione.
    Una volta racccolti i dati necessari, nel caso in cui l’analisi della documentazione porti alla conclusione dell’indisponibilità dei gameti femminili (OVOCITI), dei gameti maschili (SPERMATOZOI) oppure di entrambi per affrontare un percorso di PMA omologa, il medico redige un documento che attesta lo stato di infertilità o sterilità di coppia. Questo documento permette l’accesso alle tecniche di PMA eterologhe.
  • RECLUTAMENTO DEL DONATORE: In seguito alla redazione dell’attestato di infertilità o sterilità, il medico accompagnerà la coppia per affrontare il percorso di PMA eterologa più idoneo.
    Vengono raccolti i dati relativi al GENOTIPO (caratteristiche genetiche come gruppo sanguigno, fattore Rh) e FENOTIPO (colore e caratteristiche dei capelli e degli occhi, appartenenza etnica, altezza, peso) della coppia. Questa fase viene chiamata MATCHING, ovvero “CORRISPONDENZA”, in modo che si possa selezionare il donatore di ovociti, di spermatozoi o di entrambi, che sia o siano il più possibile rappresentativi del partner, favorendo al massimo una somiglianza tra genitore e figlio.
    La coppia ha diritto di avere tutte le informazioni sanitarie del donatore, l’età e la provenienza geografica pur mantenendone l’anonimato.
    La coppia non può scegliere in nessun modo le caratteristiche fisiche del donatore, in modo da evitare qualsiasi illegittima forma di eugenetica e per privacy è garantito l’anonimato del donatore e viceversa. Infine gli ovociti e gli spermatozoi di uno stesso donatore non potranno essere utilizzati per ottenere piu’ di un certo numero di nascite.

Tutti i donatori sono sottoposti a rigorosi esami genetici, infettivologici e psicologici previsti dalle Direttive Europee.

Per consentire ulteriore compatibilità con il partner della coppia, è possibile eseguire ad entrambi il CGT test, ovvero un test genetico che analizza, mediante un semplice prelievo di sangue venoso, la probabilità che l’unione dei gameti del partner con i gameti del donatore (o l’unione dei gameti dei due donatori) possa portare alla prole la trasmissione di numerose mutazioni o patologie genetiche.

In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, che dal 2014 legittima l’utilizzo delle tecniche di PMA eterologhe in Italia, la presenza di donatori di gameti nel nostro paese è ancora scarsa ed in particolare non esistono ancora delle banche che garantiscano un’ampia possibilità di scelta nella reclutamento dei donatori soprattutto per il numero di quest’ultimi. Per questo motivo, al momento si utilizzano delle banche di gameti estere. In Italia i controlli legati all’utilizzo di cellule e tessuti, tra cui quindi anche quelle riproduttive, sono estremamente severi e restrittivi. Le banche estere che forniscono gameti sono costrette a mantenere degli standard di sicurezza estremamente elevati garantendo che la filiera, che parte dal donatore sino all’utilizzo della cellula nel centro ricevente, sia sottoposta a periodici controlli sia interni che esterni. Promea fa riferimento solo a banche che rispettano questi tipi di standard.

  • FORMAZIONE DEGLI EMBRIONI: Una volta trovato il donatore che sarà approvato dal medico, verranno utilizzati i gameti per la formazione degli embrioni che verranno coltivati in vitro. In particolare:
    • in caso di OVODONAZIONE, la donatrice sarà sottoposta alla stimolazione ovarica, al prelievo degli ovociti che verranno inseminati con gli spermatozoi della coppia
    • in caso di DONAZIONE di SPERMATOZOI, la partner femminile della coppia sarà sottoposta alla stimolazione ovarica, al prelievo degli ovociti che verranno inseminati con gli spermatozoi del donatore
    • una caso di DOPPIA DONAZIONE la donatrice sarà sottoposta alla stimolazione ovarica, al prelievo degli ovociti che verranno inseminati con gli spermatozoi del donatore.
  • COLTURA EMBRIONARIA e TRANSFER EMBRIONARIO: gli embrioni ottenuti vengono mantenuti in coltura, il più idoneo viene trasferito in utero con una semplice procedura indolore che si esegue in sala operatoria mediante monitoraggio ecografico. In molti casi gli embrioni vengono crioconservati e trasferiti in un secondo momento. Se il transfer embrionario viene eseguito a fresco (quindi da embrioni non precedentemente crioconservati) il resto degli embrioni della coltura embrionaria che risultano essere evolutivi, cioè potenzialmente competenti per dare una gravidanza, vengono crioconservati mediante una tecnica di laboratorio che prende il nome di vitrificazione. Nel centro Promea nella maggior parte dei casi si lavora con gli embrioni allo stadio di blastocisti e si trasferisce un embrione/blastocisti alla volta in modo da evitare il più possibile l’eventualità di gravidanze gemellari.
  • TEST DI GRAVIDANZA: Dopo circa 10 giorni dal transfer embrionario la paziente esegue il test di gravidanza attraverso l’analisi della presenza della betaHCG nel sangue (l’ormone della gravidanza). Se positivo, dopo circa 20 giorni viene eseguito un controllo ecografico. Dopo di che la gravidanza puo’ essere eseguita dal ginecologo di riferimento o direttamente in Promea.