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Ecografia morfologica

ecografia morfologicaNel corso del primo trimestre, ovvero nel periodo di età gestazionale fino a 13 settimane e 6 giorni, l’esecuzione dell’esame ecografico è finalizzato alla visualizzazione dell’impianto della camera ovulare (o sacco gestazionale) in sede uterina e dell’eventuale presenza di più di una camera ovulare, della presenza dell’embrione/feto, del loro numero e dell’attività cardiaca e, inoltre, alla datazione della gravidanza.
L’esame può essere effettuato per via transaddominale o per via transvaginale.
In questo periodo della gravidanza l’esame ecografico viene eseguito, oltre che in pazienti a basso rischio e senza indicazioni specifiche, in presenza di determinate situazioni cliniche.
Tra le indicazioni più frequenti possiamo annoverare le perdite ematiche e il dolore pelvico. Talora all’esame clinico può essere rilevata una discrepanza tra volume uterino e volume atteso per l’età gestazionale e, in questo caso, l’esame ecografico potrà fornirci una corretta datazione o evidenziare un eventuale interruzione spontanea della gravidanza.
Anche la presenza di un rischio specifico per anomalia cromosomica fetale e la richiesta di diagnosi prenatale invasiva costituiscono indicazioni all’esecuzione dell’ecografia nel primo trimestre. È possibile infine in quest’epoca gestazionale effettuare, mediante la misurazione della translucenza nucale (NT), lo screening ecografico (in genere associato allo screening biochimico nell’ambito del cosiddetto “Test Combinato” o “Test Integrato”) delle anomalie cromosomiche.
Nelle finalità dell’esame ecografico del primo trimestre non è compresa la ricerca di eventuali malformazioni dell’embrione/feto. Se il quadro ecografico fosse suggestivo per malformazione, è necessario programmare ed effettuare un approfondimento diagnostico.
L’esame ecografico può essere finalizzato, durante il primo trimestre, ad effettuare la misurazione della translucenza nucale (NT).
In questo caso l’esame dev’essere eseguito solo alle donne che lo abbiano esplicitamente richiesto e soltanto da operatori accreditati da Società Scientifiche nazionali o internazionali, che abbiano ricevuto un adeguato training teorico e pratico e che siano sottoposti periodicamente a controlli di qualità.

L’Ecografia morfologica, o ecografia del secondo trimestre, viene effettuata tra la 20^ e la 22^ settimana di gravidanza e rappresenta l’esame più completo per lo screening delle malformazioni congenite, in quanto le strutture del feto sono completamente formate e sussiste il miglior rapporto tra grandezza fetale e quantità di liquido amniotico.
E’ sicuramente l’esame ecografico più importante per lo studio dell’anatomia fetale ed è eseguita secondo le Linee Guida della SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica).
Tale tecnica prevede la misurazione delle strutture anatomiche fetali: le misure vengono poi confrontate con i valori delle curve di riferimento, così si valuta se sono corrispondenti a quelle attese per l’epoca di gestazione.
Inoltre è prevista la visualizzazione e lo studio nel feto dello stomaco, della vescica, dei reni, delle strutture intracraniche (come il cervelletto, il setto pellucido, i gangli della base, la cisterna magna ecc.), del massiccio facciale e delle labbra, del cuore e dei grossi vasi, della struttura e dell’anatomia del cordone ombelicale ed del numero dei vasi presenti in esso, della presenza e delle caratteristiche degli arti superiori ed inferiori e delle estremità, della posizione della placenta e della quantità del liquido amniotico.

L’ecografia del terzo trimestre, che si esegue intorno alle 32 settimane (30-34), è anche detta l’ecografia dell’accrescimento o del benessere fetale, perché ha l’obiettivo principale di valutare come sta crescendo il feto. Per questo si misurano ancora, come già nel secondo trimestre, il diametro biparietale (BPD), la circonferenza cranica (CC), la circonferenza addominale (CA) e la lunghezza del femore (FL).
Secondo le Linee guida della Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica è volta a studiare i ventricoli cerebrali, le quattro camere cardiache, lo stomaco, i reni e la vescica. Se la gravidanza è a basso rischio, il riconoscimento delle malformazioni non è un obiettivo specifico dell’ecografia del terzo trimestre, però è chiaro che a quest’epoca gestazionale potrebbero emergere anomalie che non erano visibili prima e che andranno ulteriormente indagate.

Inoltre, con questa ecografia vanno verificati eventuali particolari che nelle ecografie precedenti avevano destato sospetti.