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Blefaroplastiche – Equipe Baruffaldi

Definizione

Con il termine di dermatocalasi (da non confondere con la blefarocalasi che è una condizione diversa) si fa riferimento ad un rilassamento della cute palpebrale superiore che pende in avanti e lateralmente oltre il bordo della palpebra. Spesso associata a questa condizione vi è una protrusione o un incremento di volume delle cosiddette borse adipose sia della palpebra superiore che inferiore.

Diversa condizione è la blefaroptosi ossia una caduta della palpebra superiore che può essere di natura miogena o secondaria ad un danno delle strutture nervose che innervano i muscoli elevatori della palpebra.

Cause – eziopatogenesi

Quasi sempre la dermatocalasi deriva da un processo di rilassamento cutaneo legato all’età o ad una particolare costituzionale cedevolezza dei tessuti. Nella vera blefarocalasi, un raro disturbo che interessa soggetti giovani, in seguito a recidivanti ed importanti episodi di edema palpebrale si ha un cedimento dell’aponeurosi del muscolo elevatore della palpebra con conseguente caduta della stessa.

Sintomi – quadro clinico

I disturbi sono prevalentemente di carattere estetico: aspetto stanco dello sguardo, senso di gonfiore per il protrudere delle borse palpebrali, senso di pesantezza palpebrale. In rari casi si può constatare un vero e proprio deficit visivo secondario che va approfondito dallo specialista oculista.

Ev. esami diagnostici

In caso di deficit visivi è necessario eseguire accertamenti specialistici dall’oculista.

Preparazione pre-operatoria

La preparazione pre-operatoria è quella standard e di routine per interventi di piccola chirurgia  di questo, tipo senza alcuna preparazione specifica ma con il rispetto delle normali linee guida per questa tipologia di interventi.

Trattamento

L’intervento chirurgico riporta la palpebra alla sua originaria “leggerezza” con un aspetto più fresco e sano che si riflette su tutta l’armonia del viso.

Con tecniche chirurgiche differenti si asporta la cute eccedente e lassa a livello soprattutto della palpebra superiore, decisamente meno per quella inferiore avendo cura di nascondere le cicatrici in pieghe pre-esistenti o in zone che comunque dopo la guarigione non lasceranno segni evidenti. Se presenti si asportano anche le borse adipose protrudenti o eccedenti.

Decorso post-operatorio

  • Non sono previsti accorgimenti particolari o specifici nella fase post-operatoria per il trattamento chirurgico in oggetto, tranne il rispetto delle norme abituali che si seguono dopo interventi di piccola chirurgia (come ad esempio non fare attività fisica intensa oppure non mettere a contatto con acqua o con detergenti la parte operata)
  • Si raccomanda di solito di mantenere a lungo il ghiaccio sulla parte nelle 12-24 ore successive all’intervento sia a scopo analgesico sia per prevenire la soffusione ecchimotica perioculare che tipicamente compare in modo più o meno accentuato nel postoperatorio.
  • Si raccomanda anche di umettare la congiuntiva con colliri antibiotici e lacrime artificiali, di riposare in ambienti scuri e di indossare occhiali da sole per i primi giorni.

 

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