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Il piede doloroso



Il piede doloroso è un sintomo abbastanza frequente, che può riguardare bambini, sportivi, anziani. Insomma chiunque.

I piedi infatti sono una parte abbastanza delicata del nostro corpo e allo stesso tempo hanno un ruolo molto importante. Devono sostenere tutto il nostro peso, devono farci camminare, correre, saltare.
A questo aggiungiamo che devono stare chiusi in un paio di scarpe per molte ore delle nostre giornate.
Per questi motivi il dolore ai piedi è molto diffuso e sono tante le persone che, prima o dopo, ne hanno esperienza.

Come è fatto il piede?

Il piede è un’articolazione complessa con 33 articolazioni e un centinaio fra muscoli, tendini e ossa.
Per facilitare lo studio dell’anatomia, si usa suddividere il piede in 3 sezioni, anche se funzionalmente tale distinzione non ha molto senso, in quanto nella dinamica tutte le strutture sono coinvolte in maniera uguale.

Distinguiamo quindi:

  • Avampiede (comprendente le ossa Falangi e i metatarsi)
  • Mesopiede (comprendente l’osso cuboide, le tre ossa cuneiformi,e lo scafoide)
  • Retropiede (comprendente l’astragalo e il calcagno)

Dolore occasionale

Nella maggior parte dei casi il sintomo del dolore passa dopo pochi giorni oppure si presenta in modo lieve e sporadicamente. Quando è così non c’è bisogno di fare nulla di particolare, se non provare a stare un pochino a riposo oppure usare calzature più comode.

Dolore traumatico

Trattandosi di un trauma (es. distorsione, frattura, ecc..) la causa è già evidente e solitamente ci si rivolge al pronto soccorso in un primo momento. Poi, dopo l’eventuale immobilizzazione totale o parziale o comunque dopo un congruo periodo di riposo, si procede con della riabilitazione.

Dolore patologico

La situazione più complessa da affrontare è quella del male ai piedi patologico, perché è necessaria una approfondita analisi dei sintomi e delle abitudini del paziente per individuare la cura più adatta.

Dunque, di fronte ad un dolore che dura nel tempo, la prima domanda a cui dare risposta è: “che origine ha la causa della patologia?”

Tolta l’origine traumatica, che come abbiamo visto si affronta diversamente, ne restano altre 4 possibili e sono queste:

  • neurologica
  • muscolo-scheletrica
  • vascolare
  • dermatologica

Per fare alcuni esempi, una delle patologie del piede di origine neurologica è il piede diabetico. Il diabete mellito provoca fra le altre cose una mancanza di circolazione sanguigna e di segnali nervosi nelle parti periferiche del corpo, soprattutto nei piedi. Questo genera ferite e lesioni sotto ai piedi o fra le dita e contemporaneamente una mancanza di sensibilità.

Il paziente quindi non sente dolore pur avendo le lesioni e per questo motivo nei casi più gravi si può arrivare alla necrosi. Con il piede diabetico, quando il peggior sintomo è il non dolore, il controllo e la prevenzione diventano importantissimi.

Non solo il diabete, ma anche altri problemi vascolari possono ridurre l’afflusso di sangue nella fitta rete venosa dei piedi, come l’aterosclerosi. Se l’origine è invece dermatologica cambieranno del tutto i sintomi, e il paziente potrà accorgersene dai segnali che compariranno in superficie, sulla pelle dei piedi.

Le patologie del piede

In base ai sintomi, alla morfologia del piede e alle abitudini del paziente, il dolore ai piedi può essere associato più frequentemente a una di queste patologie:

  • fascite plantare
  • alluce valgo
  • neuroma di Morton
  • tallonite
  • sperone calcaneare
  • piede piatto
  • piede cavo
  • infiammazione del tendine d’Achille
  • dito a martello
  • bunionette
  • morbo di Haglund
  • sindrome del tunnel tarsale
  • artrosi

Uno degli indizi che aiutano maggiormente a capire con quale di queste si ha a che fare è in quale parte del piede si manifesta il dolore. Il chirurgo o il fisioterapista vorranno prima di tutto sapere dove il paziente ha dolore.

Dolore sotto il piede

La maggior parte delle patologie elencate provoca come primo sintomo un dolore sotto il piede. Quando è così serve capire dove esattamente: se il dolore è sotto le dita, centrale oppure nella parte posteriore vicino al tallone.

Dolore sotto le dita del piede

Se il dolore è alla radice del primo dito del piede e c’è una deformità potrebbe trattarsi di alluce valgo, oppure delle cosiddette dita a martello. L’alluce valgo è un problema abbastanza conosciuto e dipende da una deformazione del piede dovuta alla deviazione dell’alluce verso le altre dita con corrispondente rigonfiamento laterale in prossimità della testa del primo metatarso.

Anche in caso di artrosi è spesso l’alluce a soffrire di più, insieme alla zona dell’avampiede.

Il dito a martello invece è una deformazione che riguarda per lo più il secondo dito o, a volte, anche il terzo e il quarto. In questo caso il dito tende ad assumere una forma arcuata, come se fosse un artiglio e viene di conseguenza sottoposto ad un’eccessiva pressione quando si cammina o si sta in piedi.

Molto simile ma decisamente meno conosciuta è la patologia di Bunionette. In pratica si verifica la stessa deformità dell’alluce valgo ma nella parte opposta del piede. In questo caso infatti la deformazione riguarda il quinto osso metatarsale che è quello che si articola con il quinto dito del piede (il mignolo).

Dolore alla pianta del piede

Il dolore alla pianta del piede, nella parte centrale compresa fra le dita e il tallone, può essere indice di una fascite plantare, di una metatarsalgia, del neuroma di Morton o della presenza di artrite.

La metatarsalgia si presenta come un dolore localizzato nella parte anteriore della pianta del piede. In genere si verifica dopo una serie di microtraumi ripetuti, come quelli che si hanno camminando con i tacchi alti oppure allenandosi con delle scarpe non adatte. Non è da escludere però che la causa possa essere una malformazione congenita.

Con la fascite plantare il dolore è maggiormente distribuito e può riguardare tutta la parte sotto del piede, soprattutto a livello del tallone. Si tratta infatti di un’infiammazione del legamento arcuato che dal tallone arriva fino alla base del piede.

Ugualmente si parla di infiammazione con il Neuroma di Morton, ma di un nervo e non di un legamento. Questa infatti è una neuropatia. Succede che, per microtraumi o per il continuo sfregamento, il nervo interdigitale che termina fra il terzo e il quarto dito del piede subisce un rigonfiamento per la formazione di nuovo tessuto fibroso. Il rigonfiamento provoca una compressione del nervo e la sua infiammazione.

Dolore al tallone

Tallonite, tendinite del tendine d’Achille, morbo di Haglund, sperone calcaneare: sono tutte patologie che si manifestano con un dolore nella parte del tallone.

Si chiama morbo di Haglund la crescita anomala di tessuto osseo (esostosi) in un punto del calcagno, proprio dove si va ad inserire il tendine d’Achille.

Una cosa molto molto simile succede con lo sperone calcaneare: si tratta sempre di un’esostosi del calcagno, ma in questo caso in un punto più basso, proprio dove il calcagno poggia a terra.

Naturalmente la localizzazione del dolore non può da sola costituire una diagnosi. Intendiamo dire che non basta sapere di avere dolore al tallone per dire di avere una tallonite. Senza contare il fatto che non tutte le patologie corrispondono ad un sintomo localizzato. I problemi dovuti al piede piatto o al piede cavo per esempio possono riflettersi dalla caviglia fino alle ginocchia.

Detto questo, è altresì certo che il punto dove nasce il dolore, il modo in cui si irradia insieme alla descrizione del tipo di dolore sono tutti aspetti che, interpretati da uno specialista, stringono molto il raggio delle possibili patologie.