Quando si parla di retinopatia traumatica si fa riferimento a quelle condizioni traumatiche dell’occhio, che possono essere di diverso tipo e, ovviamente, richiedere un trattamento più o meno invasivo a seconda delle condizioni e dei problemi che si presentano. Parliamo, quindi, di traumi oculari che in qualche caso possono richiedere una sorta di intervento di cataratta, ovvero una sostituzione del cristallino malato o comunque traumatizzato, per riportare la vista ad una condizione di normalità.
Ma prima di parlare delle condizioni che possono portare all’intervento di cataratta – una sostituzione del cristallino traumatizzato con uno artificiale, in un intervento per nulla invasivo ma sicuramente risolutivo – è necessario ricordare le varie tipologie di traumi all’occhio, ovvero:
- Traumi di tipo perforante, laddove vi sia stata una penetrazione di una scheggia di vetro, metallo o legno nell’occhio. In questo caso si ha una lesione dell’occhio stesso, con conseguenze come cataratta traumatica, distacco della retina ed altre gravi conseguenze ed infezioni: bisogna quindi intervenire tempestivamente, rimuovendo il corpo estraneo e sostituendo il cristallino perforato con uno artificiale (in qualche caso occorre addirittura sostituire la cornea).
- Traumi di tipo contusivo, laddove questo agente causale abbia solo deformato la superficie senza però penetrare nell’occhio. In questo caso il problema è di minore entità: in qualche caso si può verificare una problematica detta macula, oppure commotio retinae di Bertin, una sorta di manifestazione di macchie ed emorragie, con conseguenze di riduzione della vista. Generalmente non è un problema molto grave, che regredisce in circa due settimane, ma talvolta si può verificare un foro maculare che deve essere trattato.
A questi problemi si associa anche la retinopatia traumatica di Purtscher, la cui causa scatenante non è stata ancora individuata, mentre i sintomi sono emorragie nell’occhio che possono, insieme alla macula danneggiata, determinare una minore capacità visiva. Se queste emorragie non vengono riassorbite spontaneamente, bisogna intervenire.
Può essere retinopatia traumatica anche il fototraumatismo maculare (tipico di chi guarda il sole direttamente e per molto tempo): accade infatti che, se si osserva il sole per diverso tempo, appare una area di non visione detta scotoma, che è dovuto all’effetto del riscaldamento dell’occhio per diretta osservazione dei raggi solari. In molti casi, questo problema può regredire spontaneamente nel giro di qualche settimana, ma è necessario aiutare la guarigione utilizzando dei farmaci antinfiammatori e cortisonici. È quindi necessario prestare la massima attenzione a questi problemi, spesso causati da disattenzione o da una minore attenzione nei confronti di traumi che possono verificarsi soprattutto se non proteggiamo adeguatamente i nostri occhi, utilizzando occhiali da sole o specifici occhiali di protezione nel caso di lavori che possono richiederne l’uso: pensiamo soprattutto ai traumi perforanti, che se in qualche caso possono essere determinati da un incidente, in molti altri casi possono essere invece prevenuti.